Ciao un po 'qualcosa di caldo su Volkswagen
Avilon pagherà fino a 125 milioni di euro per le attività russe di Volkswagen
Le autorità russe hanno approvato un accordo in base al quale il concessionario russo Avilon pagherà fino a 125 milioni di euro (circa tre miliardi di corone) per le attività russe della casa automobilistica tedesca Volkswagen. Lo ha riferito oggi l'agenzia di stampa Interfax, citando una fonte a conoscenza della decisione presa da una sottocommissione della Commissione governativa per il controllo degli investimenti esteri. L'approvazione della commissione è necessaria se le attività russe vengono vendute da aziende di Paesi che Mosca considera ostili.
Secondo Interfax, la decisione dell'ufficio riguarda la divisione russa di Volkswagen Group Rus e le sue filiali. Il Ministro dell'Industria e del Commercio russo Denis Manturov ha dichiarato lunedì all'agenzia di stampa TASS che una commissione governativa ha approvato la vendita del principale stabilimento Volkswagen in Russia ad Avilon. Lo stabilimento, che si trova nella città russa di Kaluga e fa parte della divisione Volkswagen Group Rus, assemblava anche auto prodotte dalla casa automobilistica ceca Skoda Auto.
Volkswagen Group Rus non ha voluto commentare il valore della transazione. Se Volkswagen dovesse effettivamente ricevere fino a 125 milioni di euro per le sue attività russe, sarebbe in contrasto con gli sviluppi di altre case automobilistiche occidentali. Queste ultime hanno per lo più venduto le loro attività russe per un importo solo nominale, riservandosi però l'opzione di riacquistarle in base ad accordi, ha riferito la Reuters.
La Volkswagen ha aperto lo stabilimento di Kaluga, con una capacità annua di 225.000 auto, nel 2007, ma ha interrotto le attività lo scorso marzo a causa delle sanzioni imposte dai Paesi occidentali alla Russia per l'attacco all'Ucraina.
Le sanzioni occidentali hanno inferto un duro colpo al settore automobilistico russo. La produzione totale di autovetture in Russia è scesa del 67% lo scorso anno a 450.000 veicoli, il livello più basso dalla caduta dell'Unione Sovietica nel 1991.