Gli indicatori macroeconomici di questa settimana includono la decisione della CNB sul tasso repo, il PIL ceco, tedesco e statunitense e l'inflazione tedesca e della zona euro.
Riunione del consiglio di amministrazione della CNB mercoledì e PIL venerdì
Prima della giornata festiva di giovedì, la banca centrale nazionale terrà una riunione di politica monetaria del suo consiglio di amministrazione, al termine della quale verrà annunciata una possibile modifica del tasso repo. Il mercato si aspetta che la politica monetaria della CNB rimanga invariata e che il tasso repo a due settimane rimanga al 7%.
Inoltre, la scorsa settimana il governatore Ales Michl ha rilasciato ai media le seguenti dichiarazioni: "Scordatevi di tagliare i tassi a breve, non aspettatevi che li tagliamo a settembre, ottobre e così via".
Venerdì l'Ufficio statistico ceco pubblicherà il prodotto interno lordo finale del secondo trimestre e la variazione della massa monetaria M2 per il mese di agosto. Il PIL dovrebbe crescere dello 0,1% su base trimestrale e diminuire dello 0,4% su base annua.
PIL e deflatore degli Stati Uniti, andamento preliminare dell'IPC in Germania e nell'area dell'euro.
La fine della settimana sarà più ricca di indicatori macroeconomici. Giovedì saranno resi noti i dati preliminari sull'inflazione di settembre in Germania, con l'aspettativa media degli analisti di un aumento del CPI del 4,6% alla stessa ora.
Anche il rapporto finale sulla crescita del PIL statunitense nel secondo trimestre cade nel giorno della festa nazionale ceca, il 28 settembre. Secondo le stime del mercato, il PIL statunitense dovrebbe crescere del 2,2% su base trimestrale, mentre il deflatore dei prezzi del PIL dovrebbe registrare una crescita del 2% nello stesso periodo. Lo stato dell'economia statunitense può essere illustrato anche dai consumi personali pubblicati.
Venerdì sarà pubblicata la stima della variazione su base annua dell'IPC nell'Eurozona per il mese di settembre, con una crescita che dovrebbe rallentare al 4,5%. L'inflazione core dell'Eurozona dovrebbe attestarsi al 4,8%.