JPMorgan o Morgan Stanley: chi ha ragione sulla direzione del mercato azionario per il resto dell'anno?
I migliori strateghi di Wall Street sono ora divisi in modo senza precedenti sul futuro corso dei mercati azionari statunitensi. Il mercato azionario statunitense è pronto a prolungare la sua più lunga striscia vincente dell'anno o, invece, a scivolare verso livelli più bassi dopo un'altra falsa alba? Vediamo come la vedono le varie banche.
La visione ribassista di Morgan Stanley
Gli strateghi di Morgan Stanley $MS hanno dichiarato in una nota di lunedì che il forte aumento delle azioni da giugno è solo una pausa nel mercato orso e prevedono che i prezzi delle azioni scenderanno nella seconda metà dell'anno a causa del calo degli utili aziendali, del continuo aumento dei tassi di interesse e del rallentamento dell'economia.
Lo stratega di Morgan Stanley Michael J. Wilson, uno degli analisti più autorevoli di Wall Street, sostiene che la ripresa delle azioni è ormai superata, citando i rischi posti dall'economia, dalla politica monetaria più restrittiva e dalle prospettive degli utili aziendali.
"La macroeconomia, la politica e gli utili sono oggi molto meno favorevoli per le azioni", ha scritto in una nota, aggiungendo che gli utili deludenti dei prossimi mesi potrebbero stimolare ulteriori ribassi dei titoli. "Ilrischio/ricompensa non è attraente e questo mercato orso rimane incompleto".
La visione rialzista di JPMorgan
Al contrario, i rivali di $JPMorgan Chase & Co. hanno dichiarato che il rally - che ha spinto l'indice tecnologico Nasdaq 100 a salire di oltre il 20% - potrebbe durare fino alla fine dell'anno.
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Come si legge in questi commenti
La scissione riflette le prospettive molto incerte del mercato azionario statunitense in un periodo caratterizzato da numerosi venti contrari. Da un lato, l'inflazione sta mostrando segni di arretramento rispetto al suo picco e le aziende stanno aumentando i salari a un ritmo sostenuto, entrambi fattori rialzisti per le azioni. Allo stesso tempo, però, i funzionari della Fed hanno segnalato che continueranno ad alzare i tassi di interesse in modo aggressivo fino a quando l'aumento dei prezzi al consumo non sarà frenato, con il rischio di portare l'economia in recessione.
Dalla metà di giugno, l'ottimismo ha regnato tra gli investitori dopo che gli utili societari sono stati molto migliori del previsto e i dati hanno mostrato un leggero raffreddamento dell'inflazione in rapida ascesa.
I titoli devono inoltre affrontare un altro ostacolo sotto forma di un rallentamento dei riacquisti aziendali dopo l'impennata record registrata quest'anno. Sebbene le autorizzazioni di riacquisto del 2022 siano aumentate del 18% a 856 miliardi di dollari, la spesa effettiva per il riacquisto di azioni è scesa del 21% nel secondo trimestre rispetto al primo, scrivono gli strateghi di Goldman Sachs Group Inc.
DISCLAIMER: Tutte le informazioni contenute nel presente documento hanno uno scopo puramente informativo e non costituiscono in alcun modo una raccomandazione di investimento. Fate sempre la vostra analisi.
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